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Le ricerche di Gerona 2005

(27-07-2018) Il movimento fisico continuato per sei mesi migliora cognizione negli anziani






Fare esercizio fisico per 52 ore in un periodo di sei mesi può rappresentare una quantità di movimento ottimale per il miglioramento cognitivo negli anziani, secondo quanto ha dimostrato una revisione sistematica pubblicata su Neurology: Clinical Practice. «I costrutti cognitivi più sensibili all'esercizio sono stati la velocità di elaborazione e la funzione esecutiva. Questo è un risultato incoraggiante perché sono tra i primi che iniziano a peggiorare con il processo di invecchiamento. Abbiamo la prova che si può effettivamente ridurre il tempo di invecchiamento nel cervello adottando un regime di allenamento regolare» diceJoyce Gomes-Osman, della University of Miami Miller School of Medicine, prima autrice dello studio.

I ricercatori hanno incluso nella loro revisione 98 lavori che testassero l'effetto dell'esercizio sulla cognizione per un totale di 11.061 partecipanti con un'età media di 73 anni, il 67,58% di sesso femminile. Il 59,41% dei partecipanti totali è stato classificato come adulto sano in età avanzata, il 25,74% aveva un declino cognitivo lieve (MCI) e il 14,85% era affetto da demenza. Le prove cliniche hanno valutato esercizi che comprendevano camminata, ciclismo, danza, allenamento della forza, tai-chi e yoga su periodi che andavano da quattro settimane a un anno; nel 37,8% si trattava di esercizi a elevata intensità e nel 36,7% a media intensità. Ebbene, tutti questi tipi di esercizio sono risultati collegati a migliori capacità cognitive sia negli individui sani che in quelli con MCI, ma solamente se portati avanti per un periodo di sei mesi. Poiché la maggior parte dei partecipanti (il 58,2%) non si allenava regolarmente prima di partecipare a uno degli studi considerati, questi dati supportano decisamente il fatto che una riduzione del comportamento sedentario sia associata alla salute del cervello. Secondo gli autori, infine, il fatto di poter quantificare quanto effettivamente sia necessario impegnarsi per ottenere dei risultati potrebbe motivare maggiormente le persone rispetto a un semplice invito a muoversi di più.

Neurology: Clin Prac 2018. Doi: 10.1212/CPJ.0000000000000460http://cp.neurology.org/content/early/2018/05/30/CPJ.0000000000000460

Fonte: doctornews33

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