(18-07-2018) Prescrizioni inappropriate, lo studio: troppi antibiotici in gravidanza
Il 50% delle donne in gravidanza ha ricevuto almeno una prescrizione di antibiotici, e in più di un quinto di tutte le gravidanze vengono fatte prescrizioni inappropriate, comprese alcune che possono causare anomalie congenite nel feto. Accade nel Lazio e lo documenta uno studio coordinato daMartina Venturaricercatrice per il Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale, che è stato pubblicato su Bmc Public Health. L'indagine retrospettiva si è svolta su un'ampia coorte di donne di età compresa tra i 18 ei 45 anni (189.923) che hanno partorito tra il 2008 e il 2012 in ospedali pubblici laziali. Escludendo vitamine e minerali, 8 donne su 10 hanno ricevuto almeno un farmaco durante la gestazione, con una media di 4,6 farmaci per gravidanza. In altri contesti europei, le prescrizioni di antibiotici sono molto inferiori e variano tra il 27-32%. «Un aggiornamento continuo delle informazioni fornite ai professionisti e una maggiore disponibilità di informazioni per le donne potrebbero ridurre la prescrizione inappropriata», scrivono gli autori.
EClaudio Viscoli, presidente della Società italiana terapia antinfettiva (Sita), ricorda che «nelle donne incinte non tutti i farmaci e non tutti gli antibiotici possono essere usati, perché alcuni sono sicuri ma altri sono dubbi o certamente dannosi; gli antibiotici sono appunto suddivisi in categorie in base alle decisioni prese dal comitato scientifico della Food and Drug Administration (Fda) e la più ampia è rappresentata dal gruppo B, in cui rientrano antibiotici che sono stati provati sugli animali ma non è noto se e quanto siano tossici per gli esseri umani. Quindi, se già normalmente gli antibiotici dovrebbero essere usati con assoluta cautela e appropriatezza prescrittiva, questo vale ancor di più per le donne in gravidanza».
Proprio Viscoli, che è direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino-Università di Genova, pochi giorni fa ha coordinato nel capoluogo ligure la sesta edizione del Simposio Di.T.I.O. - Diagnostica e terapia delle infezioni opportunistiche. Nel convegno non si è parlato nello specifico di donne in gravidanza, ma di molti altri aspetti della crisi drammatica dell'era antibiotica che stiamo vivendo, caratterizzata dalla progressiva perdita di efficacia delle vecchie molecole antibiotiche e da una carenza di vera innovazione nella ricerca e in cui l'appropriatezza prescrittiva, non solo per la salute dei pazienti, ma anche per frenare la diffusione dell'antibiotico-resistenza, diventa fondamentale. «Nel complesso però qualcosa si sta muovendo, - riferisce Viscoli - i reiterati allarmi della comunità scientifica sulla annosa mancanza di antibiotici innovativi e sul fenomeno delle resistenze e gli incentivi economici hanno avuto l'effetto di stimolare le piccole industrie a investire in ricerca e sviluppo di nuove molecole».
Fonte: doctornews33
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