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Le ricerche di Gerona 2005

(17-06-2018) L'associazione di malattie croniche alla demenza aumenta il rischio di visite in urgenza





Malattie croniche concomitanti alla demenza negli anziani affetti da demenza e residenti in casa di cura sono collegate a un aumento del rischio di ricoveri e visite in pronto soccorso, secondo un nuovo studio retrospettivo pubblicato su Plos Medicine in un numero speciale dedicato proprio alla demenza. In studi precedenti la copresenza di più malattie croniche negli anziani è stata legata a peggiori esiti per la salute. Per verificare la validità di questo tipo di associazione nei pazienti con demenza,Luke Mondor, dell'Institute for Clinical Evaluative Sciences di Toronto, Canada, e colleghi hanno analizzato i dati raccolti nel 2012 da 30.112 pazienti con demenza ricoverati in casa di cura nella regione dell'Ontario. Le informazioni includevano dati su patologie croniche comuni in ogni paziente, sulla continuità assistenziale da parte dei medici e sui ricoveri e gli ingressi al pronto soccorso.

I ricercatori hanno scoperto che l'89% della coorte presentava due o più patologie croniche, e il 35% cinque o più, oltre alla demenza. L'analisi ha mostrato che all'aumentare della plurimorbilità aumentava anche il rischio di ricovero ospedaliero e di visite in emergenza, fino ad arrivare a un aumento del rischio di ricovero dell'88% e di visita in urgenza del 63% tra le persone con cinque o più patologie rispetto a quelle con la sola demenza o con un'altra patologia. Per quanto riguarda la continuità delle cure, dopo aggiustamento per variabili demografiche e misure sanitarie, non vi era alcuna prova di associazione con il rischio di ricoveri e visite in urgenza a qualsiasi livello di comorbilità. Limiti della ricerca erano la sua natura retrospettiva e il fatto che ricoveri in ospedale e visite in urgenza non fossero stratificati per ragione specifica. «Con l'aumento dell'aspettativa di vita, i miglioramenti nella diagnosi della malattia e uno spostamento verso la cura basata sulla comunità, l'uso di servizi di assistenza domiciliare e la prevalenza di morbilità plurima tra le persone anziane con demenza probabilmente aumenteranno» spiegano gli autori. «I dati di questo studio potranno essere utili per identificare i soggetti a rischio e per caratterizzare le priorità nell'utilizzo di risorse sanitarie limitate» concludono.

PLoS Med. 2017. doi: 10.1371/journal.pmed.1002249
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28267802

fonte: doctornews33

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