(02-05-2018) Lavorare in ambienti rumorosi mette a rischio pressione e colesterolo
I lavori rumorosi sarebbero associati a un aumento del rischio di sviluppare ipertensione e livelli elevati di colesterolo. A evidenziarlo è uno studio del National Institute for Occupational Safety and Health di Cincinnati. I risultati della ricerca sono stati pubblicati dall’American Journal of Industrial Medicine
(Reuters Health) – Solamente negli USA circa 22 milioni di lavoratori sarebbero esposti a forti rumori sul luogo di lavoro. “Se si potesse ridurre il rumore, si potrebbero prevenire oltre cinque milioni di casi di difficoltà uditive tra i lavoratoriâ€,Elizabeth Masterson, dell’Institute for Occupational Safety and Health di Cincinnati. E l’ipotesi è che il rumore aumenti i rischi cardiaci causando stress, che a sua volta innesca il rilascio di ormoni specifici come il cortisolo e apporta cambiamenti a livello di vasi sanguigni e frequenza cardiaca.
Lo studio. Masterson e colleghi, hanno esaminato i dati relativi a sondaggi che hanno coinvolto 22.906 adulti lavoratori, nel 2014. Un lavoratore su quattro ha segnalato l’esposizione a rumore sul luogo di lavoro nel passato, mentre il 14% ha sperimentato condizioni lavorative rumorose nell’anno precedente al sondaggio. Tra le industrie più ‘rumorose’ ci sono quela mineraria,edile e manifatturiera. Dai risultati è emerso che, nel complesso, il 12% dei partecipanti ha avuto problemi di udito, il 24% ha sofferto di ipertensione, il 28% di elevati livelli di colesterolo e il 4% ha avuto un grave problema cardiovascolare come infarto o ictus. Dopo aver considerato gli altri fattori di rischio, secondo i ricercatori il 58% dei casi di problemi uditivi, il 14% dei casi di ipertensione e il 9% dei casi di colesterolo elevato sarebbero stati attribuibili a condizioni lavorative rumorose.
Le conclusioni. In ogni caso, secondo quanto sottolineato dagli stessi autori, lo studio non avrebbe trovato un collegamento chiaro tra condizioni lavorative rumorose e malattie cardiache, infarti o ictus. Probabilmente, il fattore condizionante è da imputare al ristretto numero di persone con problemi cardiovascolari tra coloro che erano esposti a rumore sul luogo di lavoro.“Lo studio non stabilisce una relazione di causa effetto tra l’esposizione al rumore e malattia cardiacaâ€, sottolineaJohn Dement, della Duke University di Durham, nella Carolina del Nord.
Secondo l’esperto, infatti, non sarebbe chiaro se l’ipertensione può essere un fattore di rischio per la perdita dell’udito o viceversa. “Penso che sia prematuro trarre conclusioni sulle implicazioni per i pazienti al di là di ciò che già sappiamo sulla prevenzione all’esposizione al rumore. E comunque sottoporsi a test di routine è fondamentaleâ€, conclude l’esperto.
Fonte:American Journal of Industrial Medicine

Lisa Rapaport
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