Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(08-08-2018) Demenza, scoperto meccanismo responsabile associato al trauma cranico






Il trauma cranico induce la formazione di una forma anomala della proteina tau che si propaga nel cervello causando perdita di memoria e danni ai neuroni. Lo dimostra realizzato dall'Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri Ircss di Milano. «Il trauma cranico grave» spiegaElisa Zanierche insieme aRoberto Chiesaha coordinato lo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista scientificaBrain«è la principale causa di morte e disabilità permanente nei giovani adulti. Inoltre, anche quando di lieve entità, rappresenta un importante fattore di rischio per l'insorgenza di demenze come l'Alzheimer e l'encefalopatia cronica post-traumatica, malattia tipica degli sport da contatto, come la boxe.

Comprendere il meccanismo responsabile della transizione da danno cerebrale acuto a malattia cronica neurodegenerativa consentirebbe di sviluppare nuove terapie». «Analizzando il cervello di individui deceduti anni dopo un singolo trauma cranico grave, abbiamo notato che si formavano depositi diffusi di una forma anomala della proteina tau, tipica di alcune demenze» continuaWilliam Stewartneuropatologo dell'Università di Glasgow che ha partecipato allo studio. «Lo stesso fenomeno lo abbiamo riprodotto nel topo in cui abbiamo visto che la proteina tau anomala si formava inizialmente nella zona attigua al trauma ma, col tempo, si diffondeva alle altre aree del cervello. Questo fenomeno ricordava la propagazione dei prioni, le proteine infettive scoperte dal premio Nobel AmericanoStanley Prusiner"» dice Chiesa, che aggiunge: «Proprio come un prione, la tau generata dal trauma, propagandosi nel cervello, induceva perdita di memoria e danni alle cellule nervose». «Il fatto che un singolo trauma generi una forma di tau in grado di auto-propagarsi contribuendo al danno a lungo termine, spiega come un evento meccanico acuto possa evolvere in una malattia progressiva neurodegenerativa» conclude Zanier. In Europa più di 5 milioni di persone vivono con una disabilità fisica e/o psicologica conseguente a trauma cranico moderato o grave. Lo studio dell'IrcssMario Negriidentifica la propagazione della tau quale meccanismo alla base della disabilità permanente nel paziente traumatizzato e suggerisce che interferire con questo meccanismo possa avere effetti terapeutici.

https://academic.oup.com/brain/article-lookup/doi/10.1093/brain/awy193

Fonte: doctornews33

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili