(18-06-2018) L'allergia alle noci nei bambini è meno minacciosa di quanto sembra
I test di provocazione per le noci (TN) sono spesso negativi nei pazienti sensibilizzati ma senza storia di reattività nonostante la positività agli skin prick test di almeno 3 mm o un livello di IgE sieriche per il test di almeno 2 kUA/L. Inoltre, a superare i test di provocazione sono stati quasi tutti i pazienti sensibilizzati anche alle arachidi (PA), cosa che mette in dubbio la rilevanza clinica dell'allergia combinata a noci e arachidi. Lo sostieneMatthew Greenhawt, professore associato di pediatria al Children's Hospital Colorado, University of Colorado School of Medicine di Aurora, e coautore di uno studio pubblicato su Annls of Allergy Asthma Immunology. «La frequenza di allergia alimentare alle noci, stimata in circa l'1% dei bambini, è triplicata in 10 anni, e spesso i bambini sensibilizzati alle arachidi vengono invitati a evitare anche le noci, nonostante l'assenza di precedenti reazioni e una sensibilizzazione scarsa o assente» esordisce l'allergologo, che assieme ai coautori ha approfondito le caratteristiche e gli esiti dei test di provocazione orale in 109 bambini sensibilizzati a vari tipi di noci con o senza allergia alle arachidi. La prevalenza di test di provocazione orale negativi è stata dell'86% in 156 test eseguiti, tra cui 54 test per mandorle, 28 per anacardi, 27 per noci, 18 per nocciole, 13 per pistacchio e 2 per noci del Brasile.
Viceversa, il tasso di negatività dei test di provocazione orale è stato del 76% nei pazienti con storia di allergia alle noci testati per un altro tipo di noci e del 91% nei soggetti con sola sensibilizzazione alle noci. Ma uno dei dati più interessanti è che su 44 test di provocazione orale eseguiti in pazienti con allergia alle arachidi e sensibilizzazione alle noci, il tasso di negatività per queste ultime è stato del 96%. Inoltre, dallo studio emerge che le mandorle potrebbero essere introdotte nella dieta dei pazienti con sensibilità alle arachidi senza necessità di eseguire skin prick test, test di provocazione orale o altri esami in quanto nel 100% dei casi il test di provocazione orale era negativo. «Anche se questo studio contribuisce a chiarire molte implicazioni dell'allergia alle noci, servono ulteriori ricerche per migliorare il processo decisionale del medico in questi pazienti» concludono gli autori.
Ann Allergy Asthma Immunol. 2017. doi: 10.1016/j.anai.2017.02.010http://dx.doi.org/10.1016/j.anai.2017.02.010
Fonte: doctornews33
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